venerdì 5 giugno 2020

COMMEMORAZIONE ECCIDIO NAZISTA IN ZONA PONTEROTTO A SAN BENEDETTO DEL TRONTO




     L'annuncio dell'armistizio da parte degli alleati, reso pubblico alle 19:45 dell'8 settembre dai microfoni dell'EIAR, colse del tutto impreparate le forze armate italiane.
L'Operazione Achse, nome in codice del piano elaborato dalla Wehrmacht per controbattere un'eventuale uscita dell'Italia dalla guerra, neutralizzò le sue forze armate, realizzando l'occupazione militare tedesca della penisola.
Dopo l'occupazione, iniziata l'avanzata degli Alleati dal sud Italia, i tedeschi in ritirata distruggevano tutto, razziavano il bestiame e depredavano le case abbandonate, le chiese, le persone che incontravano. 
La frazione "Ponterotto" della nostra città non fu risparmiata da tale sciagura.
Nel pomeriggio dell'11 giugno 1944 arrivarono alcune camionette, con a bordo militari tedeschi in ritirata, che pretesero vitto e alloggio. Cinque di loro s'insediarono nell’abitazione di Spinozzi Salvatore, sistemandosi in cucina, in cantina e nella stalla. Il 12 giugno iniziarono le razzie.
Neutro Spinozzi, rientrato da Spalato, dove aveva svolto l'incarico di segnalatore nella Regia Marina, decise di opporsi e affrontò un militare armato a suon di pugni, s'impadronì della sua arma e rispose prontamente al fuoco di un camerata accorso in aiuto.
Qualcuno avvisò il comando tedesco, in località "La Quercia" di Acquaviva Picena.
Sul posto arrivò velocemente una camionetta armata. Iniziò il mitragliamento.
Il commissario prefettizio Pippo Anelli riuscì a mettersi in salvo. Il brigadiere dei Carabinieri Elio Fileni, addetto all'ordine pubblico di quella frazione, fu torturato, ucciso e spogliato di tutti i valori.
Neutro Spinozzi fu colpito a morte.
Salvatore Spinozzi fu prima ferito e poi ucciso.
Le strade della frazione restarono deserte; tutti gli abitanti si rifugiarono nelle proprie case. I militari tedeschi rastrellarono uomini donne e ragazzi. Vagnoni Filippo e Formentini Filippo vennero messi al muro dell’abitazione di quest’ultimo, simulando un'esecuzione, a scopo intimidatorio.
Il timore di una rappresaglia fu grande, ma poi l'ufficiale tedesco, considerando che Neutro Spinozzi era disarmato e ignorando la sua appartenenza alla formazione partigiana "Zara", rilasciò gli ostaggi, limitandosi ad incendiare le abitazioni di Piunti e di Bollettini.
All’alba del 17 Giugno 1944, dalle colline abruzzesi, a destra del Tronto, scesero i carri armati del generale polacco Anders. Per tutta la giornata si sentirono tremendi scoppi. I gerarchi fascisti lasciarono la città di San Benedetto. In serata l’abbandonarono anche i tedeschi, portando via tutto quello che trovavano, razziando vettovaglie dai contadini.
Il Tronto fu attraversato nelle prime ore del pomeriggio. Ai polacchi, arrivati in contrada Ragnola, vennero consegnati quattro guastatori tedeschi e gli altri catturati dalla formazione Zara. 

Commemorazione dell'eccidio nazista dei patrioti Neutro e Salvatore Spinozzi e del carabiniere Elio Fileni, in località Ponterotto, il 12 giugno 1944.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, LOCALITA' PONTEROTTO, 12 GIUGNO 2024 Dall’aprile del 1944 le formazioni partigiane operanti nel nostro territo...